Ginseng

GINSENG - PANAX GINSENG CA MEYER

Famiglia: Araliaceae
Pianta officinale
Parte utilizzata: radice

 

PRINCIPI ATTIVI
Ginsenosidi dell’oleano ro; ginsenosidi del dammarano (ra, rb1, ecc...), suddivisi a loro volta, in base alla struttura, in derivati del protopanadiolo (glicosidi ad attività sedativa) e derivati del proto panatriolo (glicosidi ad attività stimolante); amminoacidi soprattutto arginina; acidi organici (citrico, fumarico, malico); minerali e oligoelementi; vitamine (gruppo b, c); sostanze etrogeniche (estriolo, etrone, beta-astradiolo); fitosteroli (campesterolo, beta-sitosterolo, stigmasterolo); olio essenziale; colina; zuccheri.

Ginseng ha proprietà toniche, psicofisiche, immunostimolante, ipolipidemizzante, ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante, antiaggregante piastrinico e fibrinolitico, antiastenico e antistress aumentando in maniera aspecifica le difese dell’organismo verso gli agenti fisici e ambientali che provocano lo stress e riduce la predisposizione alle malattie. È una pianta adattogena vengono definite come adattogene sostanze che esercitano un’azione sulle funzioni fisiologiche dell’organismo e ne aumentano l’adattabilità in situazioni stressanti, e prevengono l’insorgere di malattie. Tali capacità sono testate nei confronti di vari fattori: caldo, freddo, radiazioni ultraviolette resistenza a virus, batteri ecc. Il ginseng stimola la corteccia surrenale come è dimostrato dalla concentrazione urinaria di corticoidi dopo assunzione dello stesso. L’azione adattogena sembra dovuta alla struttura ormonosimile dei ginsenosidi, i quali sarebbero usati dall’organismo per sintetizzare gli ormoni di cui ha bisogno partendo da uno scheletro già formato. Ai ginsenosidi si attribuiscono le proprietà: estrogenosimile; afrodisiaca e di combattere l’impotenza, è stato dimostrato che migliorano l’affluenza di sangue nel corpo cavernoso con un meccanismo che coinvolge l’ossido di azoto. La ricerche farmacologiche hanno evidenziato un’attivazione delle funzioni neuropsichiche, agendo inibendo la sintesi di certi neuromediatori mentre per altri ne favorisce il metabolismo. L’effetto tonico sul snc si traduce in un miglioramento del livello di vigilanza, attività mnemonica, capacità di adattamento. La capacità mnemonica potrebbe essere migliorata e mantenuta nel tempo con un uso prolungato, per effetto diretto sul snc e per un effetto periferico: stimolazione del sistema cardiocircolatorio, miglioramento del metabolismo lipidico e glucidico. Il ginseng può essere utile in geriatria dove ai miglioramenti di tono, umore e della memoria, rallenta il processo di invecchiamento soprattutto se precoce.

Il ginseng è indicato in caso di Astenia, affaticamento, depressione, stati di stress, convalescenze.

NOTE
Non assumere per più di 2 - 3 mesi di seguito, con posologia elevata 3 grammi al dì per molti mesi può provocare: insonnia, agitazione, tachicardia, diarrea, ipertensione arteriosa, eruzioni cutanee. Da non utilizzare in gravidanza, durante le malattie infiammatorie (in quanto potrebbe aggravare l’infiammazione), durante le terapie con anticoagulanti, con sedativi/ansiolitici, con terapie con steroidi, e contraccettivi (interferenza con la secrezione dei corticoidi).
 

 

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